Il Digital Marketintg
Il digital marketing è l’insieme di attività che, attraverso l’uso di strumenti digitali, permettono di sviluppare campagne di marketing e comunicazione integrate, targetizzate e capaci di generare risultati misurabili, che aiutino l’organizzazione ad individuare e monitorare costantemente i comportamenti dell’utente per svelare i bisogni della domanda, facilitare le interazioni in modo innovativo – costruendo una relazione interattiva che genererà valore nel tempo – ed a valutare quali siano gli strumenti più efficaci in rapporto al budget e agli obiettivi prefissati
L’esplosione delle tecnologie digitali, nell’era dell’economia delle informazioni, ha portato ad un ribaltamento delle strategie di comunicazione:
- da un tipo di comunicazione one to many a uno di tipo many to many, dove gli attori sono pari fra loro (aziende, utenti, clienti, influencer, brand);
- da una comunicazione di tipo push (l’azienda parla, i clienti ascoltano) a una di tipo pull.
Dal marketing tradizionale al marketing digitale si vanno configurando due nuovi processi fondamentali nella definizione del piano di marketing:
- Processo valutativo: tutto deve essere monitorato attraverso strumenti che permettono la misurazione degli effetti delle azioni sul proprio pubblica;
- Processo di valorizzazione: dalla misurazione dei propri risultati è possibile un continuo miglioramento dell’efficacia delle proprie attività.
- Multicanalità: utilizzo di vari canali di comunicazione digitali;
- Relazione: Il marketing digitale si basa sulla costruzione di relazioni, che siano forti e durature, volte a uno scambio aperto e costruttivo;
- Ascolto: ascoltare il mercato e i consumatori è indispensabile per capire di più i bisogni, i comportamenti, le necessità, al fine di garantire la massima soddisfazione possibile per il target audience;
- Customizzazione: è l’innovazione più importante rispetto al marketing tradizionale, ossia la possibilità di offrire al singolo consumatore la più completa personalizzazione dell’esperienza;
- Integrazione: tutti piani di marketing devono essere perfettamente integrati con i canali di comunicazione e le attività di supporto;
- Misurazione: tutto, col digital marketing, può essere misurato.
SEO & SEM
La locuzione inglese Search Engine Results Page (acronimo SERP) significa “pagina dei risultati del motore di ricerca”.
Ogni qualvolta un utente effettua una ricerca con un motore, infatti, ottiene come risposta un elenco ordinato che sul web è oggetto di notevole competizione a causa della visibilità che le prime posizioni garantiscono ad un sito.
Con il termine posizionamento s’intende la posizione (e la conseguente visibilità) nella SERP.
Può essere di due tipi:
- Posizionamento organico
Si ottiene mediante azioni di ottimizzazione del sito e, se ben fatto, offre nel medio-lungo periodo un ottimo ritorno sull’investimento. L’ottimizzazione viene eseguita considerando l’alberatura del sito, la pulizia del codice, i testi, i meta tag, i link e altre indicazioni che il codice sorgente della pagina fornisce ai motori di ricerca. È inoltre fondamentale per il posizionamento organico un’azione congiunta e continuativa di Social Media Marketing. - Link sponsorizzati (Search Engine Marketing)
Inserzioni a pagamento per le quali l’inserzionista acquista le parole per le quali vuole comparire, crea il messaggio da abbinare (il cosiddetto “testo del link”) e seleziona una pagina di destinazione (landing page).
L’ordine degli inserzionisti nella pagina di risultati è determinato da una serie di criteri definiti dal network pubblicitario (Google AdWords); i più rilevanti sono la pertinenza tra testo del link e landing page ed il costo per click (quanto cioè l’inserzionista è disposto a spendere per ogni visita che riceve dall’inserzione abbinata a una certa parola chiave).
Le tecniche messe in atto dai webmaster per ottenere la migliore rilevazione, analisi e lettura del sito web da parte dei motori di ricerca attraverso i loro algoritmi di scansione del web (crawler), e di conseguenza migliorare la posizione delle proprie pagine nella SERP sono indicate con l’espressione ottimizzazione o Search Engine Optimization (SEO), mentre l’operazione in sé è chiamata “posizionamento nei motori di ricerca”.
Un classico esempio di SEM sono invece le operazioni finalizzate alla creazione di contenuti (landing page o comunque contenuti per pagine del sito) facilmente condivisibili dai quali creare un reindirizzamento al proprio sito web. In questo senso, il SEM si affianca al SEO per contribuire in maniera sostanziale alla riuscita di un progetto di web marketing svolto durante la creazione di siti web.
Tutte queste tecniche hanno finalità utili (per esempio una migliore descrizione dell’argomento trattato), ma la il loro utilizzo non consapevole o esasperato finisce per confondere le idee agli utenti del web (es.: keyword spamming).
Il Social Media Marketing
Il Social Media Marketing è quella branca del marketing che si occupa di generare visibilità su social media, comunità virtuali e aggregatori 2.0. Il Social Media Marketing racchiude una serie di pratiche che vanno dalla gestione dei rapporti online (PR 2.0) all’ottimizzazione delle pagine web per i social media (SMO, Social Media Optimization). Il termine viene, infatti, comunemente usato per indicare la gestione della comunicazione integrata su tutte le diverse piattaforme che il Web 2.0 ha messo e mette a disposizione (siti di social networking, foto e video sharing, comunità 2.0, wiki, etc.). La caratteristica di queste piattaforme è che la proprietà delle stesse non è dell’azienda (o persona) che intende instaurare tali relazioni.
Il fine del social media marketing è quello di creare conversazioni con utenti/consumatori e instaurare quella che viene definita affinità (engagement). L’azienda, attraverso il proprio blog aziendale o siti di social networking, è infatti abilitata ad una relazione 1:1 che avvicina mittente e destinatario.
Il raggiungimento dell’obiettivo “notorietà sul web” nasce da un mix di più fattori:
Tutti quei media su cui si effettua un investimento per ottenere la pubblicazione di un messaggio: display advertising, paid search e sponsorship. Questo è il mondo di banner, post sponsorizzati e SEM. Questa tipologia di canale ha una forte capacità di segmentazione e di conseguenza permette un’esposizione del messaggio immediata e, teoricamente, opportuna e mirata soprattutto su Google e su Facebook. Inoltre, a differenza della pubblicità “tradizionale”, fornisce un feedback esaustivo.
Sono i canali proprietari, in questo caso il portale e il collegamento con siti dei fornitori, i blog, gli e-commerce store e presenze sui social network. I vantaggi degli owned media sono il controllo della comunicazione e la scalabilità, non c’è infatti un limite alla distribuzione di questi contenuti. Curando il SEO per ogni prodotto inserito si influisce anche in termini di visibilità, conversioni e numero di click.
Attraverso le attività sul web e sui social media stimoliamo le conversazioni online, ascoltiamo le reazioni dei nostri pubblici e le opinioni che vengono espresse, monitoriamo i risultati e reinvestiamo il valore che questi dati forniscono come spunti di miglioramento. Sugli earned media non abbiamo controllo diretto e non sono scalabili, ma l’attenzione a quanto avviene ci potrà aiutare a ridefinire addirittura il concept del nostro brand rilevando degli insight strategici.
Un’attività completa si concentrerà dapprima sulla valorizzazione degli Owned Media proponendo in abbinamento, secondo un piano di investimento concordato, delle attività mediante Paid Media.
I Paid Media per eccellenza sono Facebook Ads e Google Ads. La pubblicità mediante Google Ads, per la quale Idemedia è partner certificato, si può a sua volta scindere in pubblicità sulla rete di ricerca e pubblicità sulla rete display.
La prima assicura la visibilità negli spazi della SERP a pagamento, mentre la seconda inserisce delle pubblicità in appositi spazi a pagamento su una rete di oltre un milione di siti web selezionati da Google ed è particolarmente efficace nel remarketing e nel retargeting (ormai succede sempre più spesso durante la navigazione di trovarsi di fronte la pubblicità di un sito che è stato visitato poco prima o comunque attinente alle ultime ricerche effettuate).